Il pasto più importante: la colazione "mediterranea" (non quella ... all’italiana)
- Gabriele Prinzi
- 29 lug 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Il recente premio nobel dato a coloro che hanno studiato i "ritmi circadiani" mi porta a riscrivere questo post a distanza di 5 anni.
Un tempo eravamo scimmie, ominidi….
Vivevamo nella giungle, circondati da una natura selvaggia, senza McDonald, ristoranti e supermarket.
A quel tempo, essere veloce faceva la differenza tra morire e sopravvivere a quel mondo selvaggio e pieno di animali feroci. Secondo gli autori Americani, la sopravvivenza si basava sulla regola delle “4 F”: FUGUE (fuga), FIGTH (lotta), FOOD (cibo) e…. se si sopravviveva c’era tempo per la ... "quarta F" (fuck).
Così, non appena il sole sorgeva, al primissimo barlume di luce, si era predatori o prede, corridori o rincorsi. Mentre alla sera, finita la luce, ci si rintanava in modo da sfuggire ai predatori notturni.
Questo spiega da dove nascono alcuni dei nostri ritmi “circadiani” (luce/buio) del metabolismo, e a cui noi tutti - vuoi o non vuoi - siamo sottoposti da un punto di vista metabolico.
Un esempio classico è il ritmo circadiano degli enzimi glicolitici. Talmente antico da essere citato nella Bibbia (Esodo 16, 11).
La colazione quindi è il primo pasto della giornata e le dobbiamo l’attenzione che merita! Diversi studi lo dimostrano: quello pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, che sostiene (tra l’altro) che saltare la colazione porti ad un aumento di rischio di attacchi di cuore e diabete. Analizzate le abitudini alimentari di circa duemila persone, i risultati mostrano che chi ha saltato il pasto sia da bambino sia da adulto, corre maggiori rischi rispetto invece a chi la colazione abbondante l’ha sempre fatta, già nei primi anni di vita.
La colazione all’italiana Da tante conferme medico-scientifiche, la colazione italiana sembra quella più sana.
Solitamente sulla tavola della colazione all’italiana sono presenti latte, caffè, fette biscottate, marmellata, yogurt e, per chi la gradisce al mattino, la spremuta d’arancia. Chi non ama il caffè, può scegliere il tè, chi preferisce anche del pane tostato invece delle fette biscottate. Aggiunte sicuramente benefiche sono la frutta fresca e il miele (al posto della marmellata).
La colazione all’americana Lo stile della colazione all’americana è molto diverso da quello italiano: caffè all’americana (“allungato” rispetto al nostro) o in alternativa il tè. L’aranciata, preparata nella colazione italiana con la frutta fresca, lascia il posto all’orange juice. Poi, pane e burro, dolci, torte, plum cake etc. Il salato è anche molto presente nella colazione all’americana come: prosciutto cotto, formaggio, uova, pane. Un disastro messo insieme…..
La colazione dei “cugini” inglesi e tedeschi? Inglesi e tedeschi prediligono le uova fritte in padella con brioche salate, wurstel. Un piatto altamente calorico, ricco di grassi saturi! In pratica siamo sul versante opposto della colazione all’italiana, che prevede invece cibi facilmente digeribili. Fra tutte, la colazione all’italiana è la meno calorica (in media 300/400 calorie); mentre la più calorica è quella anglosassone. La colazione americana e quella inglese hanno un apporto calorico di circa 700/1000 calorie.
Cappuccino e cornetto?! Rinomata colazione tipica di alcune città italiane, sempre golosa e appetitosa, si consuma al bar. Ma attenzione che anche il cornetto (o brioche) è ricco di acidi grassi saturi responsabili di “sporcare le arterie”, spesso realizzato in altri paesi UE (romania, albania eccetera) con farine non italiane.
E' sicuramente la colazione più veloce, anche nel farci ammalare.... come potete leggere qui e qui....
In conclusione, la colazione più sana è senza dubbio quella mediterranea, fatta comodamente a casa, con frutta fresca e frutta secca, yogurt e ... tutto il resto.

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